Una delle regolazioni meno note su un ammortizzatore ma per questo non meno importanti interessa il volume d’aria della camera positiva.
Al pari delle forcelle ad aria, anche sugli ammortizzatori ad aria è possibile modificare il comportamento, rendendoli più o meno progressivi o più o meno lineari.
Ma prima di tutto…
Che cosa si intende per progressività?
Un ammortizzatore è progressivo quando oppone una resistenza man mano più forte all’approssimarsi del fondo corsa.
Un tipico esempio sono l’ammortizzatore e la forcella ad aria.
La progressività è una dote molto importante perché permette di evitare i fondocorsa e quindi rappresenta una risorsa in più per la sicurezza e la capacità di controllo del mezzo.
La progressività però rende più difficile sfruttare a pieno tutti i mm di travel a disposizione.
Che cosa si intende per linearità?
Un ammortizzatore è lineare quando oppone una resistenza direttamente proporzionale alla forza che lo comprime.
Un tipico esempio sono l’ammortizzatore e la forcella a molla.
La sospensione lineare consente uno sfruttamento migliore della corsa disponibile, ma richiede un tuning dell’idraulica ottimale per avere prestazioni di buon livello.
Una personalizzazione interessante
Al pari di quanto avviene sulla forcella Pike con i bottomless token, Rock Shox ha ideato un sistema di variazione del volume della camera positiva davvero efficace e molto preciso.
Nel tutorial che vedete di seguito viene mostrato come variare la progressività dell’ammortizzatore Rock Shox Monarch Plus Rc3 DebonAir, ma il discorso è del tutto analogo per molti altri modelli di casa Rock Shox.
Gli strumenti necessari per l’intervento sono pochi:
-un utensile con la punta non affilata;
- una pompa per ammortizzatori;
- spacers (ossia gli anelli di colore rosso disponibili come service kit)
- pezzo di camera d’aria da usare qualora lo smontaggio del cilindro esterno dell’ammortizzatore fosse più difficoltoso.
Adesso si comincia...
Un'ultima raccomandazione
Il sistema DebonAir di Rock Shox consente una grande fluidità di funzionamento grazie alle dimensioni maggiorate della camera negativa, che ha lo scopo di comprimere l'ammortizzatore e ridurre il carico di stacco (cioè l'attrito statico realizzato dalle tenute).
Occorre però tenere sempre presente che l'ammortizzatore, anche se ha un funzionamento fluido, necessita di essere pulito con cura, in particolare il parapolvere e lo stelo.
Al termine di ogni uscita usate un panno di stoffa pulito per rimuovere i detriti di terra e lubrificante che altrimenti renderebbero il funzionamento meno sensibile.
Questa raccomandazione è valida per tutti gli ammortizzatori e per tutte le forcelle.
Tutte le foto di questo articolo sono fornite da Rock Shox.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.