Specialized da tempo è al lavoro su una nuova bici da Dh-freeride.
Se ricordate, lo scorso anno avevamo visto Brad Benedict girare a Whistler con un prototipo Specialized molto interessante. Guardate la foto in basso.
La sospensione era ancora del tipo Fsr, cioè a quattro punti di infulcro, con movimento centrale e pivot principale sullo stesso asse.
Non era in assoluto la prima volta che su una Mtb compariva una soluzione del genere (e tutto sommato nemmeno in casa Specialized, vedi foto sotto), ma è interessante notare che per il 2015 vedremo qualcosa di nuovo in campo gravity per il marchio della “S”.
Gli spyshot che siamo riusciti ad acciuffare grazie a una fonte segreta mostrano qualche altro dettaglio rispetto alle immagini che vi abbiamo presentato lo scorso anno.
La zona dell’ammortizzatore è coperta da due paratie e l’ammortizzatore (un Ohlins a molla) passa attraverso il tubo piantone.
E qui si riesce a notare una particolarità: il piantone non si divide in due, ma fa una curva molto decisa e piuttosto insolita anche, lasciando scoperto l'ammortizzatore su un lato.
Non sappiamo se questa sarà la soluzione definitiva che Specialized adotterà, né ne conosciamo i benefici (operazione di montaggio-smontaggio dell’ammortizzatore più agevole?).
Il disegno della sospensione Fsr, comunque, è profondamente rivisto.
Guardate il link al quale è fissato l’ammortizzatore: adesso ha dimensioni notevoli, arrivando a coprire una parte della lunghezza dei foderi alti che, in questo modo, è molto corto. E quindi meno propenso a flettere.
I pivot del carro sono davvero enormi, così come tutti gli elementi della sospensione posteriore.
La semplificazione del cinematismo rispetto al carro della Demo 8 attuale (ammesso che questa bici vada a sostituire la Demo 8) ha richiesto un’opera di irrobustimento della sospensione posteriore.
Inoltre, guardate il forcellino posteriore destro nella foto sopra. Il suo ingombro laterale è piuttosto marcato, tanto che il cambio, di profilo, è praticamente nascosto.
E questo può essere un bene sui percorsi rocciosi e stretti.
Altri dettagli contiamo di darveli molto presto.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.