LA CLUSAZ - Ecco il pezzo grosso di casa Mavic, ovvero le tanto attese Crossmax Enduro. Hanno molto in comune con le Sx e con le Slr, ma sono una gamma di ruote tutta nuova.
A cominciare dal diametro, proposto nelle varianti 26 e 27,5 pollici.
Il loro sviluppo ha richiesto diversi anni. Mavic, nonostante l'esperienza acquisita nel mondo delle ruote, ogni volta che ha introdotto una nuova ruota ha sempre alzato l'asticella per quanto riguarda ciò che un rider può aspettarsi da una coppia di ruote.
E le Crossmax Enduro confermano questa tendenza. Basti pensare che adesso non si parla più solo di ruote, ma anche di gomme. Gomme studiate per funzionare in maniera ottimale con le Crossmax Enduro.
Entriamo nei dettagli.
Tutto iniziò nel 1996
E' questa la data di produzione della prima gamma di ruote Crossmax, ovvero il primo set studiato in maniera integrata. Ossia raggi, mozzi e cerchi sono stati concepiti per "lavorare" gli uni con gli altri. E fu una svolta storica. La stessa concezione fu mantenuta poi nel 2000 con la prima Crossmax Ust, ossia la prima tubeless della storia sviluppata con Hutchinson e Michelin. Queste ruote segnarono anche il primo passo per "connettere" Mavic al settore delle gomme.
E, oggi, ecco le CrossmaX Enduro che prevedono, appunto, anche un sistema di gomme, differenti e specifiche per l'anteriore e il posteriore. Mavic ha voluto presentarci ruote e gomme in maniera simultanea, confermando il fatto che si tratta di due componenti pensati per funzionare l'uno insieme all'altro.
Cominciamo dall'anteriore
Le qualità che un rider si attende sono:
- grip
- stabilità
- maneggevolezza
- comfort
Quali accorgimenti ha utilizzato Mavic?
Grip: ha utilizzato una mescola da 40ShA sulla Crossmax Charge (questo il nome della gomma anteriore) che è molto morbida (e ovviamente Ust) e chiamata Super Contact Compound.
Stabilità: la ruota anteriore ha 24 raggi in Zicral (ovvero a profilo piatto, come sulle Slr), un cerchio da 21 mm di larghezza, una sezione da 2,4" per la gomma e una mescola con un rebound molto morbido.
Maneggevolezza: per ottenere la minore inerzia possibile si è effettuata una riduzione delle masse sul cerchio (con la tecnica Inter Spoke Milling), sono stati utilizzati tasselli a profilo alto sui lati e la gomma Crossmax Charge, pur essendo compatibile Ust, è una tubeless ready, quindi più leggera. Il battistrada è studiato per il grip, specie in curva, e infatti il suo profilo mostra una continuità di grip man mano che aumenta l'angolo di piega in curva.
Comfort: grande volume d'aria e costruzione Dual Ply con gomma Guard2 Casing e raggi con incrocio per dare maggiore assorbimento degli impatti. Il cerchio anteriore è più largo del posteriore (21 contro 19 mm) e la gomma è più larga per assorbire meglio gli impatti (2,4 contro 2,3").
Sul posteriore
Che cosa si attende qui un rider?
- reattività
- scorrevolezza
- trazione
Quali accorgimenti ha utilizzato Mavic?
Reattività: anche qui ridurre il peso del cerchio giova molto alla reattività e quindi anche sul posteriore troviamo il trattamento di fresatura Ism sul cerchio; ha utilizzato 20 raggi Isopulse (cioè raggi radiali sul lato ruote libera), cerchio e gomma più stretti (19 mm e 2,3" di sezione per la gomma). La cassetta è un'Its4, ovvero un sistema che riduce tantissimo i tempi di ingaggio dei quattro dentini della ruota libera.
Scorrevolezza: la gomma posteriore si chiama Crossmax Roam Xl e ha tasselli più bassi e orientati per ridurre l'attrito di rotolamento, specie nella parte centrale del battistrada; inoltre il cerchio più stretto ha permesso un profilo della gomma più rotondo. Mavic però ha fatto dell'altro: la mescola della gomma posteriore si chiama Contact Compound con durezza 50ShA sui lati (più morbida) e 60ShA al centro (più dura).
Trazione: Guard2 , ovvero carcassa della gomma studiata per ottimizzare la trazione,
Quanto pesa tutto il sistema ruote+gomme? 3460 grammi oppure 1660 grammi per le sole ruote da 26" e 1710 grammi per le sole ruote 650B, mentre le gomme da 26", rispettivamente anteriore e posteriore, pesano 950 e 850 grammi. Le gomme da 27,5 pollici invece 990 e 870 grammi.
La compatibilità dei mozzi è completa: quick release, 142x12 e 135x12 sul posteriore, mentre l'anteriore quick release (con specifici adattatori non forniti), 15 e 20 mm.
Prezzi: 800€ per il set ruote+gomme da 26 pollici e 825€ per le 27,5 pollici.
Disponibilità: fine giugno.
Come vanno?
Il feeling delle ruote è quello tipico Mavic: piuttosto permissive in curva (mantengono una certa flessibilità dovuta anche ai raggi in Zicral piatti), precise sul dritto e leggere. Non hanno il cerchio in carbonio (e Mavic forse non ne produrrà da qui a breve), ma sono comunque molto reattive. Non stravolgono il comportamento rispetto alle Crossmax Sx, ma permettono qualcosa di più in termini di leggerezza e comfort. Ovviamente in abbinamento alle gomme Mavic che, come detto, sono l'ideale completamento delle ruote Crossmax Enduro.
Il terreno della prova è stato molto severo: ripido, scivoloso, rocce, radici, fango e bassa velocità.
Le sensazioni provate in sella sono di familiarità: si sente l'impronta Mavic e si sente anche il funzionamento della gomma anteriore: non perde trazione quasi mai (solo le rocce umide la mettono in crisi e i "ripidoni" fangosi) e assorbe molto bene.
La posteriore, invece, ha una vocazione più orientata alla scorrevolezza, secondo quanto richiesto da rider come Jerome Clementz, Fabien Barel e Anne Caroline Chausson, direttamente coinvolti nello sviluppo e nei test sul campo.
Mavic ha atteso molto prima di entrare nel settore 650B, ma adesso ha dimostrato a tutto il mondo che l'attesa non è stata affatto vana.
Adesso andiamo a vedere le scarpe da enduro di casa Mavic...
Per informazioni www.mavic.com
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.