FINALE LIGURE - Fox sta per introdurre in Italia un servizio che permetterà agli utilizzatori finali una personalizzazione del tuning delle sospensioni creata direttamente dalla casa madre.
Questo è il Fox Factory Tuning Program (o FFT).
Siamo stati invitati a Finale Ligure proprio conoscere da vicino questo nuovo servizio.
Sono stati due giorni intensi sui sentieri più famosi della zona, come l'anello della 24h e i trail enduro che scendono verso Noli.
Quello che l'azienda ha voluto fare con i media presenti è qualcosa di molto simile a ciò che sarà il servizio Fft proposto al cliente.
Infatti, ci è stato chiesto di concentrarci sull'esperienza, sulle sensazioni avvertite in sella alla nostra bici e di non pensare troppo a nomenclature di cartucce, numeri di serie e prezzi al pubblico.
Questo perché l'intento di Fox è abbattere le barriere e i "filtri" che si sono creati tra il vero feedback del rider e i produttori.
Cos’è il Factory Tuning Program?
Il nome di questo programma dice già molto: qualsiasi persona voglia aggiornare la propria forcella o ammortizzatore della vecchia serie (cioè le forcelle Float 32, 34, 36, 40 e gli ammortizzatori della serie Dps ed X2) può farlo semplicemente inviando la propria unità per una revisione alla sede Fox nazionale e aggiungere al servizio l'upgrade 2018.
Questo avverrà parlando direttamente con un tecnico dell'azienda che provvederà a creare, oltre all'upgrade, anche una taratura personalizzata dei componenti.
Nelle forcelle le modifiche che potranno essere fatte sono 4.
La prima è la nuova cartuccia denominata 18 che implementa la tecnologia FIT4 già presente nelle forcelle Fox.
Passiamo poi al nuovo pistone dell'aria che è stato completamente ridisegnato e semplificato aumentandone la scorrevolezza.
C'è poi la possibilità di aggiornare gli steli all'ultima versione Kashima che a detta di Fox è migliorata nella scorrevolezza.
Infine, il perno passante da 15 mm alleggerito, riconoscibile dal colore arancione anodizzato, questo nuovo componente Factory ridurrà di alcuni grammi il peso complessivo della forcella.
Per gli ammortizzatori (Float X2, DHX2 e Float DPS) le specifiche applicabili sono più o meno le stesse: troviamo, quindi, un aggiornamento della camera dell'aria Evol che cambia i volumi e vari di tipi di pistoni, progressivi o regressivi completamente personalizzabili.
Ovviamente per gli ammortizzatori a molla sarà disponibile solo la modifica della valvola interna tramite le lamelle.
Una volta testati i prodotti modificati sarà comunque possibile avere delle ulteriori modifiche su quelle che sono le componenti finemente tarabili come la valvola interna e si potrà quindi creare un tuning unico per ogni persona.
Le sensazioni in sella
Il sottoscritto ha utilizzato una ormai "vecchia" forcella Fox 36 Talas Rc2 ed era molto curioso di toccare con mano le migliorie che potevano essere fatte dalla casa americana.
Come prima cosa ci è stato chiesto di fare un piccolo anello di riscaldamento con la nostra bici con impostazione standard, così da prendere confidenza con il terreno e avere subito un raffronto sui cambiamenti che sarebbero stati fatti da lì a poco.
Completata questa prima fase abbiamo comunicato tutti i nostri settaggi (Hsc, Lsc, Psi, Rebound) e i tecnici si sono messi al lavoro sulle nostre bici.
Il primo cambiamento ha comportato la sostituzione della cartuccia (nel mio caso la Rc2) con una nuovissima Fit4.
Fatto questo è toccato ai nuovi steli e a tutta la nuova parte dell'aria, togliendo il Talas e facendo diventare la forcella una Float.
Una volta fatti alcuni giri e alcuni piccoli aggiustamenti sulla pressione e sui volume spacer sono arrivato alla conclusione che l'ultimo step sarebbe stato aumentare il travel della forcella da 160 mm a 170 mm.
10 mm per me molto importanti per avere il giusto feeling sui tratti ripidi del finalese. In poco più di una giornata sono arrivati praticamente ad un setting definitivo che mi ha regalato subito grande feeling e sicurezza sia nei tratti tecnici e difficili che sullo scassato veloce.
Passiamo ora alle sensazioni nelle varie situazioni:
In salita
Per me il grosso limite della vecchia Talas Rc2 era proprio qui.
A essere sinceri non mi piace molto la sensazione della forcella abbassata se devo pedalare in salita (soprattutto su sterrato) e dover stare ogni volta a chiudere tutti i click delle basse velocità sul registro per avere un po' di stabilità era veramente noioso.
Con il passaggio alla nuova cartuccia 18 Fit4 devo dire che i miglioramenti sono stati tangibili.
Con 3 semplici click si passa dal tutto aperto al tutto chiuso e completamente bloccato, passando per la soluzione intermedia utile sulle salite sterrate molto tecniche. Se sull'asfalto pedalando con la forcella chiusa la sensazione è quella di avere una Mtb rigida, se si vuole affrontare un tratto più difficile basta spostarsi sulla modalità intermedia così da non "rimbalzare" sugli ostacoli naturali.
Unica nota negativa, in salita, è stato il passaggio a 170 mm di corsa.
Avendo una Mondraker Dune Carbon e una piega con un rise di 38 mm questa modifica ha giovato molto sulle discese ripide, ma mi ha costretto ad una guida più dispendiosa sulle salite, soprattutto quelle più tecniche, costringendomi ad una posizione molto avanzata e "bassa".
In discesa
E qui arriva il bello.
La forcella mi ha fatto sentire fin da subito gli upgrade, andando a quasi dimezzare il valore di pressione nella camera positiva e aumentando di molto quella che è la sensibilità sulla parte iniziale e il sostegno dalla metà corsa in poi.
Ovvero, confidenza a mille!
Ho dovuto comunque fare alcuni piccoli aggiustamenti, andando a giocare con la pressione, volume spacer e compressione alle basse velocità dato che sono passato da una situazione molto sostenuta e lineare ad una opposta, cioè molto progressiva e poco sostenuta.
Ci sono volute alcune tornate per trovare "la quadra" al tutto, dato che sentivo ancora che qualcosa li davanti non era ok.
Così è arrivata l'idea di portare la forcella a 170 mm e quei 10 mm in più sulla corsa e un volume spacer come compensazione alla maggiore quantità di aria sono state la soluzione definitiva al problema.
Ora la Fox 36 aveva la giusta sensibilità e morbidezza a inizio corsa senza mangiarsi centimetri di escursione sullo scassato e donandomi quella confidenza e stabilità cercata fin da subito.
In conclusione…
Questo servizio sarà presentato ufficialmente a settembre a Eurobike 2017, dove verranno svelati tutti i dettagli tecnici di ogni singolo upgrade.
Non posso che consigliare a tutti i possessori di unità della vecchia generazione queste modifiche dato che i benefici sono veramente avvertibili e il prezzo è praticamente irrisorio se paragonato a quello di un componente nuovo.
Con questo servizio Fox ha deciso di puntare di più sul rapporto diretto con il cliente, interessandosi davvero a quello che ci spinge a salire in sella ogni giorno: il desiderio di divertirsi.
Per informazioni RideFox.com