TORBOLE - Mercoledì arrivo in località Torbole, Lago di Garda, Trentino.
L'hotel Punta Stella mi accoglie con la consueta ospitalità che caratterizza questi magnifici luoghi. L'occasione della mia visita è la presentazione di una bici Felt, brand di mountain bike che affonda le sue radici in California alla fine degli anni Ottanta.
Viene introdotta la Felt Decree, una trail bike di moderna generazione dotata della sospensione Fast, acronimo di Felt Active Stay Technology con minori parti in movimento, un numero minore di cuscinetti, più rigidità e semplicità rispetto all’Equilink, l’altra tipologia di sospensione di casa Felt.
Si tratta sostanzialmente di un single pivot, arricchito da uno swing link di attuazione. I foderi obliqui flettendo in modo controllato permettono una corsa di 140mm al posteriore.
Lo sviluppo del telaio
Un telaio nato specificamente per il formato ruote 650B ha permesso di contenere la lunghezza dei foderi bassi a 43,1 cm.
La collaborazione con RockShox ha permesso di avere un ammortizzatore, un Monarch Plus Rc3 Debonair, con taratura e corsa specifica, in particolare per low speed compression e low speed rebound.Felt ha progettato il telaio specificamente per avere i foderi obliqui che flettessero mantenendo allo stesso tempo grande rigidità torsionale.
Il principale beneficio della sospensione Fast è garantire una piattaforma di pedalata estremamente efficiente pur con livelli di compressione minimi.
Le misure dell'ammortizzatore sono "abbondanti", 200x57mm, per un travel di soli 140mm e ciò garantisce maggiore sensibilità agli urti e prestazioni più omogenee nell'arco della corsa dell'ammortizzatore.
In basso lo schema di funzionamento della sospensione Fast (cliccate per ingrandire):
Geometria modificabile
Felt ha pensato alle esigenze dei rider più attenti e ha dotato la nuova Decree di una geometria regolabile. Tramite i Flip Chips presenti sul pivot superiore dei foderi alti è possibile cambiare angolo sterzo (più o meno un grado) e altezza del movimento centrale (più o meno 10mm).
L’operazione è estremamente semplice.
Il tubo superiore è stato abbassato di circa 10 mm rispetto ai modelli Felt attuali per garantire uno svettamento maggiore al reggisella ed estendere il range di utilizzo della Decree anche a biker di taglie più piccole.
Di seguito le misure della geometria:
Felt ha previsto anche un passaggio interno per tutti i cavi con foro d’ingresso sul tubo di sterzo e compatibilità specifica anche per lo Shimano Xtr Di2.
Le protezioni sul telaio contro lo sfregamento della catena sono modellate direttamente sul fodero orizzontale destro.
La Felt Decree, pur nascendo con una decisa propensione al monocorona (in particolare con corone da 32 e 34 denti per ottimizzare il funzionamento della sospensione), permette comunque di montare un deragliatore grazie all’attacco rimovibile.
Carbonio speciale
Il carbonio impiegato per il telaio viene modellato secondo il modello proprietario Texturing, Carbon Textreme Technology. Secondo le dichiarazioni di Felt fornisce prestazioni migliori in termini di resistenza agli urti e leggerezza e in particolare uno strato di Textreme fornisce le prestazioni meccaniche di due strati di carbonio uni-direzionale. Tutto ciò si traduce in leggerezza, resistenza e affidabilità.
Il telaio Felt Decree Frd è il più leggero (anche se non commercializzato in Italia) e pesa circa 100 gr rispetto al telaio Felt Decree 1 perché utilizza un processo Textreme ancora più marcato, il Textreme 76, ovvero 76 gr per metro quadro utilizzato solamente per il triangolo anteriore.
La Felt Decree 1, invece, ha il Textreme 100, 100gr per metro quadro.
Da segnalare che il carbonio utilizzato per il carro resta invariato per tutta la gamma in carbonio.
E' previsto anche un modello con telaio in lega, ovvero la Felt Decree 30.
Tutta la gamma Felt Decree
Ecco le immagini di tutte le Decree che verrano a breve messe in commercio
Le impressioni di guida
Purtroppo il tempo a disposizione è sempre troppo breve e in più il meteo non è stato dalla nostra parte con pioggia a tratti per tutta la giornata. Le regolazioni del Sag per forcella e ammortizzatore sono molto semplici grazie alla scala graduata presente sullo stelo delle unità RockShox. Parto da un Sag posteriore consigliato 30%.
La bike è assemblata con quanto di meglio offerto dal mercato: guarnitura Race Face Next SL, cerchi Enve M60 su mozzi Chris King, gomme Schwalbe Nobby Nic 2,35 TL Evo, trasmissione Sram XX1, freni Sram Guide Ultimate, forcella RockShox Pike 150mm Dual Position air e ammortizzatore RockShox Monarch RC3 Plus Debonair.
Il percorso prevede una prima parte di salita in asfalto che prosegue in fuoristrada su un sentiero scorrevole.
La parte centrale del sentiero è ricca di rilanci mentre la discesa si sviluppa su un terreno che alterna rocce e sottobosco terroso.
La bici si dimostra subito reattiva; la fase di pedalata è molto redditizia pur non attivando alcuna piattaforma stabile. Anche il rilancio in fuorisella si rivela gratificante, perché la sospensione non innesca movimenti indesiderati. Nelle salite più ripide può essere utile ridurre l'altezza della forcella senza che questo influenzi negativamente la pedalata.
La leggerezza dei componenti montati sulla bici fa il resto: salite e rilanci sono quelli tipici di bici con escursioni inferiori.
Attivando la piattaforma di pedalata, facilmente raggiungibile stando in sella, si ottengono prestazioni esaltanti.
Tanta reattività, eccellente nelle sezioni pedalate, risulta un po’ meno fruibile in discesa quando viene cercata la massima prestazione, perché l'ammortizzatore lavora molto bene fino circa al 65% della corsa, ma diventa molto progressivo (cioè si indurisce molto rapidamente) nella parte restante.
In diversi passaggi il lavoro dell’ammortizzatore è sembrato non assecondare alla perfezione la grande fruibilità della forcella, perché impatti violenti (magari un pelino oltre gli utilizzi trail a cui questa bici è destinata) tendono a scomporre il mezzo mentre quelli ravvicinati lo rendono meno stabile di quanto ci si aspetterebbe.
Per contro il finecorsa è molto difficile da raggiungere.
L'angolo di sterzo non eccessivamente aperto (67° nella posizione slack) e il carro da 43,1 cm non mettono in crisi il mezzo nello stretto che, anzi, mantiene una piacevole agilità.
Ho cercato valori di Sag più aggressivi, cioè sono passato dal 30 a quasi al 40% e ho ottenuto un netto miglioramento in termini di assorbimento e stabilità in discese molto accidentate, sfruttando anche l’estrema sensibilità dell’ammortizzatore RockShox con DebonAir.
Il telaio inoltre ha mantenuto le qualità in fatto di rigidità.
Il funzionamento della sospensione subisce parzialmente l'azione del freno posteriore con una leggera perdita di sensibilità.
In conclusione....
Nella progettazione della Decree, Felt non ha inseguito le ultimissime tendenze del momento: vedi mozzo posteriore Boost 148, forcella con battuta maggiorata a 110 o geometrie con tubo superiore molto allungato.
Ha realizzato una trail bike leggera (11,5 Kg la versione da me testata), semplice nell'architettura della sospensione, agile, che non richiede una guida aggressiva e molto godibile nel suo contesto di utilizzo. Si inserisce a pieno titolo in una fascia di mercato molto combattuta in cui i costruttori sono alla ricerca del mezzo utilizzabile a 360° da una vasta schiera di biker.
Per quanto il contesto di questo primo “assaggio” si sia rivelato molto valido, speriamo di averla presto a disposizione per un test di durata maggiore per spremerla più a fondo e capirne il comportamento su una più ampia varietà di condizioni.