BARDOLINO - Il cross country è cambiato e le bici sono cambiate. Percorsi più difficili, più ripidi, più veloci, più spettacolari e in generale più impegnativi non solo per i muscoli, ma anche per i mezzi.
Quindi, se nell’Xc servono potenza in salita e agilità in discesa, serve una bici adeguata a queste necessità.
La Cannondale Scalpel Si, ossia la Scalpel di nuova generazione, risponde prima di tutto a queste esigenze.
Ma non solo: in Cannondale hanno pensato anche all’utenza delle lunghe distanze, siano esse corse a tappe o gare marathon, e quindi hanno deciso di darle un dettaglio che molti utenti apprezzeranno, ovvero il doppio attacco per il portaborraccia.
La lista di innovazioni tecniche è piuttosto lunga e per tale ragione è il caso di procedere per capitoli.
Iniziamo dalla geometria:
Angolo di sterzo da 69.5°
E’ uno dei valori più contenuti nel campo delle full da Xc e questo permette alla Scalpel di avere uno sterzo molto aperto, come si dice in gergo.
Cannondale, però, ha lavorato di fino per far sì che uno sterzo così aperto non comportasse problemi di direzionalità e precisione di guida in salita e a basse andature, modificando l’offset della forcella Lefty.
In questo caso siamo arrivati a 55 mm.
Front center più lungo, cioè minore rischio di ribaltamento
E’ una tendenza che sta dilagando, dapprima sulle bici da Dh, e negli ultimi tempi anche sulle bici da enduro e da trail riding.
E adesso anche sulle bici da Xc.
Cannondale aveva iniziato con la F-Si e prosegue anche con la Scalpel Si nell’allungare la distanza fra il movimento centrale e il mozzo anteriore.
Questo rende la bici meno propensa a impuntarsi e a ribaltarsi in avanti.
Carro da 43,5 cm asimmetrico
Alla doppia sospensione (in questo caso da 100 mm di travel) non è facile abbinare un carro di dimensioni così compatte.
La Scalpel però riesce in questo grazie all’Asymmetric Integration, ossia a un posizionamento del mozzo posteriore più spostato sulla parte destra, proprio come abbiamo visto già sulla Cannondale F-Si.
E’ un concetto molto simile al Boost, ma per Cannondale le cose stanno un po’ diversamente: infatti, se il Boost porta la battuta del mozzo posteriore da 142 a 148 mm, ovvero 3 mm più larga a sinistra e 3 mm a destra, l’Asymmetric Integration utilizza questi 6 mm tutti sul lato destro. Guardate l'immagine seguente:
In questo modo è ancora più evidente la simmetria della campanatura dei raggi posteriori (necessaria per tenere la ruota posteriore in asse con quella anteriore) a tutto vantaggio delle prestazioni della ruota.
Ma non solo: è questa forte asimmetria che ha permesso di avere un carro così corto, senza sacrificare la possibilità di montare un deragliatore (solo 2x10 o 2x11) o la possibilità di montare gomme fino a 2,35” (con spazio sufficiente anche in caso di fango) o la possibilità di avere lo stesso fattore Q sulle pedivelle.
In che modo?
Spostando di 6 mm verso l’esterno la corone (o le corone) tramite uno spider apposito.
Due diametri di ruota
Un aspetto molto importante per Cannondale è rappresentato dalla possibilità di dare a tutte le stature la taglia di telaio corretta, con un occhio di riguardo verso le donne.
Cioè, hanno voluto evitare che chi ha un’altezza di sella molto contenuta si ritrovi a guidare con un manubrio che è ben più in alto della sella.
Per riuscire in ciò, la nuova Scalpel Si avrà due opzioni di ruota: 27,5” con taglie XS, S e M (specifiche per donna) e 29” con taglie S, M, L e XL.
Calzata in stile F-Si
Questo accorgimento è pensato per chi ha un certo feeling con la Cannondale F-Si e non vuole correre il rischio di perdere la confidenza di guida data dalla geometria di questa bici.
Ecco perché Cannondale ha utilizzato le stesse misure per il triangolo anteriore delle due bici, salvo che sulla Scalpel Si utilizza di serie un attacco manubrio che è 10 mm più corto.
Carbonio BallisTec e passaggio cavi nuovo
Anche la Cannondale Scalpel Si adotta il carbonio più raffinato della casa che permette al telaio di arrivare un peso molto contenuto: 2118 gr con ammortizzatore posteriore.
Che, secondo quanto dichiarato da Cannondale, corrisponde a circa 247 gr in meno rispetto al telaio di una Specialized Epic.
Parlando di telaio, occorre menzionare il nuovo sistema di ingresso dei cavi nel tubo di sterzo: in base alla configurazione adottata (monocorona o doppia corona) è possibile utilizzare una specifica porta. Questa viene fissata sul telaio tramite una vite apposita.
Sospensione Zero Pivot
Lo schema della sospensione è concettualmente identico a quello della Scalpel attuale caratterizzata da foderi alti sottoposti a flessione durante la compressione della sospensione.
C’è solo un pivot e ciò permette di scendere di peso e di salire in rigidità torsionale.
Ovviamente ci sono degli affinamenti che riguardano prima di tutto il collocamento della pinza freno posteriore (foto sopra), ora sul fodero basso e in posizione orizzontale.
Questo ha permesso di disegnare i foderi alti in modo diverso (sono più leggeri) e più rispondente alle necessità della sospensione.
Da segnalare inoltre che il link dell’ammortizzatore è in fibra di carbonio per tutti i modelli e che è vincolato ai foderi alti tramite un piccolo pivot Lock’R (foto in basso) che è in definitiva più leggero e più rigido di un Ecs-Tc.
Compatibilità con Shimano Di2
La Cannondale Scalpel Si è compatibile con i gruppi Shimano Di2 e a questi ha riservato un alloggiamento nel telaio per la batteria: sfilando l’ammortizzatore si accede al vano nel tubo obliquo riservato alla batteria alla quale è dedicato un supporto specifico (foto in basso).
E’ prevista anche la compatibilità con i reggisella telescopici e con il deragliatore Shimano Side Swing.
La gamma Cannondale Scalpel Si
La gamma completa è davvero più ampia rispetto a quella attuale per via anche della presenza dei modelli con ruote da 27,5” da donna.
Da segnalare che quasi l’intera gamma sarà disponibile nel mese di maggio nei negozi.
Ecco i modelli che compongono la gamma Cannondale Scalpel Si, i cui prezzi 2017 aggiornati sono stati pubblicati qui:
Durante la presentazione a Bardolino abbiamo avuto modo di provare la nuova Cannondale Scalpel Si in allestimento Race su alcuni dei sentieri della Gf Città di Garda.
Ecco le prime impressioni di guida.
Per informazioni http://www.builtforxxc.com/
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.