FINALE LIGURE - Davide Sottocornola ha avuto una stagione 2013 difficile. Ha sempre rincorso e mai condotto, a partire da Punta Ala, quando il confronto con i big mondiali (dell'enduro e della Dh) ha espresso un primo verdetto durissimo da mandare giù. Poi Val d'Allos e nel frattempo risultati non all'altezza delle sue aspettative anche nel Superenduro.
Ma che cosa è successo a Sottocornola?
«La ragione è solo una. Sono passato dall'essere un rider-lavoratore a rider a tempo pieno, ma senza un impiego. All'improvviso, a fine maggio, ho avuto difficoltà a reinventare la mia vita. Non parlo tanto di serenità o tranquillità, ma proprio di abitudini. Io lavoro da quando ho 15 anni e mettetevi un po' nei miei panni: all'improvviso la mia vita è stravolta».
Questa situazione ha gravato molto sulla sfera psicologica di Sottocornola e i risultati in gara ne sono una diretta conseguenza.
«Nell'enduro se non hai la "testa a posto" non riesci ad andare. Almeno per me è così».
E il prossimo anno?
«So dove correggere il tiro. Avere più tempo a disposizione mi ha portato in overtraining. Ero abituato a pedalare poco e bene, in orari precisi della giornata, ma so anche come rimediare. La squadra sarà la stessa, nel frattempo ho cambiato bici, ma la voglia di tornare al top è molto forte. Spero anche di risolvere la faccenda lavorativa, mi piacerebbe trovare un impiego nel settore della bici».
Davide Sottocornola, come dicemmo a inizio stagione in questo articolo, non è mai stato un professionista, ma un lavoratore con una grande passione e un grande talento. L'Enduro World Series gli ha dato una mazzata al morale ancora più forte che non agli altri atleti italiani.
Il confronto è stato difficile, ma anche molto utile.
«Intanto sto prendendo confidenza sempre di più con la Bronson. Le ruote da 27,5", secondo me, sono differenti dalle 26" della Nomad (ricordate il confronto fra le due bici?) e richiedono un minimo di confidenza. In curva si sente la differenza: la Bronson è più stabile».
Andiamo a vedere nel dettaglio la bici di Davide Sottocornola, una Santa Cruz Bronson C con allestimento Dsb 20th Anniversary.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.