Il debutto stagionale nell’Enduro World Series gli ha subito presentato il conto. Era caduto nella prima speciale del sabato, a Nevados de Chillan, e lì per lì si era rialzato, seppur dolorante ma sospinto dalla trance agonistica, per ripartire e proseguire la gara.
“Non riuscivo a controllarmi, un’adrenalina che nemmeno dopo vent’anni di corse va via, Quando mi sono ritrovato sbalzato a terra, a stento potevo muovermi ma ho pensato subito di riprendere la bici, andare al traguardo e continuare la mia gara nonostante il forte dolore”.
Aveva sottovalutato il problema, Fabien Barel, schierandosi alla seconda e alla terza speciale. La notte tra sabato e domenica però è stata un inferno. Altro che cancelletto di partenza. L’unica cosa da fare era recarsi di corsa in ospedale per i controlli. Che hanno diagnosticato la rottura dell’ottava vertebra a soli 1,2 millimetri dal midollo spinale. In poche parole, Fabien Barel, ha rischiato di rimanere paralizzato. Il pericolo però è ormai alle spalle. Tant’è che “la mia schiena - ha detto dalla sua pagina Facebook - è stata ora stabilizzata e mi sento fortunato. Fortunato di camminare, di sapere che potrò presto tornare in bici. Me la sono cavata per miracolo”.
Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Fabien difficilmente scorderà questa trasferta cilena. Ma siamo sicuri che al più presto tornerà a farci divertire sulla sua Canyon.
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