Nicola Casadei passa con Zanchi. E sale su una Nomad

Giuseppe Scordo
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Nicola Casadei passa con Zanchi. E sale su una Nomad

Giuseppe Scordo
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La bici è arrivata lunedì e non ha ancora avuto tempo di assaggiarla. «Ma nel fine settimana farò un giretto, è bellissima». Nicola Casadei, dopo un anno con il Team Lapierre e il lavoro al negozio Gravity Games di Montecchio Emilia (Re), riparte da una Santa Cruz Nomad e dal Team Airoh-Axo-Santacruz di Bruno Zanchi.
E’ stato l’ex campione del mondo junior di Dh a volerlo fortemente nella sua squadra. Le qualità, al sammarinese, non sono mai mancate.

Nicola Casadei

Nicola Casadei

Nell’inverno scorso, Nicola Casadei ci aveva confidato di essere davanti a un anno decisivo dopo la fatica fatta ad andare in giro per l’Italia in versione rider fai-da-te. La stagione appena trascorsa, nonostante gli abbia portato tanta altra esperienza, non lo ha soddisfatto al 100%. Qualcosa non è andata come avrebbe voluto. Ora la nuova chance per guadagnare posizioni nell’immaginario ranking dell’enduro italiano.

- Nicola, ricominci da Bruno Zanchi…
- Sono entusiasta e onorato di correre per uno che ha fatto la storia della Mtb. Sono convinto che Bruno è la persona giusta che può darmi quel qualcosa in più per puntare in alto. Ha grande esperienza, mi ha già motivato moltissimo e io cercherò di dare il massimo. I contatti sono nati a fine settembre, prima di Finale Ligure, quando mi ha detto che per l’enduro avrebbe voluto puntare tutto su di me. Così non ho più preso in considerazione le altre offerte ricevute.

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- La bici è arrivata proprio alla vigilia della preparazione.
- Al momento vado due volte a settimana in palestra e due volte con la bici da strada. Ma presto verranno anche le uscite con la bici da enduro. Intanto, questo weekend voglio provare la Santa Cruz Nomad. Dalle mie parti ha piovuto e c’è molto fango, ma troverò un posto per girare.

- Nel Superenduro Pro, sei arrivato terzo a Punta Ala e a Sauze d’Oulx, poi quinto a Sestri e ottavo a Medesimo. Due le vittorie: all’Experience di Palazzuolo e all’Enduro Race di San Piero in Bagno. Sei soddisfatto?
- Non del tutto, perché ci tenevo a vincere una Pro del Superenduro. Ci sono arrivato davvero vicino, quella di Sauze d’Oulx era alla mia portata.

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- Cosa ti è mancato?
- Dovevo essere più convinto e consapevole delle mie capacità. Nel 2015 serve maggiore determinazione. Per essere più competitivo in Italia e per ben figurare nelle gare dell’Ews.

- A proposito, nel circuito mondiale sono arrivati un 41° posto a Valloire e un 62° a La Thuile. Che impressione ti ha fatto l’Enduro World Series?
- Ho potuto fare solo due gare, un problema alla bici mi ha impedito di prendere parte a Finale Ligure. Sia in Francia che in Val d’Aosta ho visto un livello alto. Però non mi sembrano extraterrestri quelli davanti. Secondo me, con il lavoro, possono essere raggiunti. E’ chiaro che ogni volta serve un altro approccio e abituarsi a una tipologia di gara completamente diversa. Le Speciali nella World Series sono più lunghe e per questo penso che ci dovrebbe essere un format standard tra i vari circuiti. Anche l’Italia, se vuole crescere nel settore enduro, deve sposare il format Ews. Non si tratta di migliore o peggiore, ma di omogeneità.

Bruno Zanchi non smette mai di credere nei giovani e di dare un'opportunità a chi ha talento. Il bergamasco è uno dei principali promotori  della Dh e del gravity in Italia.

Bruno Zanchi non smette mai di credere nei giovani e di dare un'opportunità a chi ha talento. Il bergamasco è da anni uno dei principali promotori della Dh e del gravity in Italia.

- Parlaci della tua nuova bici.
- Come ho detto, non l’ho ancora provata. Però sarà allestita con sospensioni Marzocchi, freni Formula, ruote e pedivelle Frm, sella San Marco e trasmissione Sram XX1. Il peso? Attualmente è intorno ai 13 kg, considerato che mi è arrivata con gomme Maxxis High Roller II.

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Nel 2015, per Nicola Casadei, inizierà una nuova avventura, al fianco di un personaggio come Bruno Zanchi che potrebbe davvero riuscire a tirar fuori tutto il talento di questo ragazzo sammarinese. In attesa di vederlo sfrecciare sui trail, ci accontentiamo di una promessa: non appena sarà salito sulla nuova Nomad, Nicola descriverà le prime sensazioni nel MtbCult Garage.
Stay tuned!

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