ALLOS - «Era dal 2001 che non mi ritrovavo sul podio con Vouilloz. E anche allora era sempre lui davanti a me…». Così ha commentato Greg Minnaar la vittoria del francese della Lapierre. Senza amarezza, perché Minnaar ad Allos si è divertito molto e ha fatto una gara sempre davanti. Grande costanza.
Ma Vouilloz ha fatto il colpaccio: a Punta Ala non è mai riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto, ma qui è stato autore di una prestazione eccezionale.
Le classifiche parlano chiaro.
Jared Graves invece non è stato preciso e pulito come nella giornata di ieri e ha fatto un bel po' di errori nella parte alta del percorso delle speciali 3 e 4 (che si sono corse sullo stesso tracciato).
«Penso solo all'enduro - ha detto il rider della Yeti - lo scorso anno ho deciso di fare questo cambio, ma sono due anni che ci sto lavorando. Ho perso 15-16 chili e ho fatto un sacco di allenamenti su strada e nell'Xc. Mi piace molto».
Ha mancato la vittoria per 6"420, ma guida la classifica generale dell'Enduro World Series insieme a Tracy Moseley.
Per lei si tratta di una doppietta dopo il successo di Punta Ala e la francese Cecile Ravanel è riuscita ad anticipare Anneke Beerten. Grande risultato per la francese alla sua quinta prova di enduro e con un passato nell'Xc di discreto successo.
«No, non conoscevo il percorso - ha dichiarato Ravanel - anche perché in passato io e mio marito Cedric eravamo impegnati nell'Xc a tempo pieno, quindi…».
A proposito di ricognizioni, sentite Greg Minnaar cosa ha detto dopo l'arrivo.
«Mi sono divertito proprio ad Allos. Il percorso si presta bene, secondo me, ad essere interpretato. Non puoi pensare di fare ogni volta che scendi le stesse traiettorie, né puoi pensare di visualizzarle in testa come si fa nella Dh. A Punta Ala era simile alla Dh, tante ricognizioni, troppe, anche se il percorso era fantastico.
Sì, ho fatto solo un giro di prova per ognuna delle speciali, ma mi sono divertito. Allos è un posto fantastico per guidare, non è un bike park anche se ci sono gli impianti, ma un vero centro per l'enduro».
La differenza, ricognizioni o no, la fa il manico.
E gli italiani? Si deve migliorare
La prestazione deludente di ieri è stata confermata anche oggi, anche se in qualche speciale gli italiani hanno fatto meglio del giorno precedente. 33º Lupato, 39º Ducci, 44º Sottocornola, 105º Orbassano, 121º Casadei e 152º Gambirasio.
Le donne invece hanno confermato la posizione in classifica di ieri: 21ª Pastore e 23ª Macheda (ieri era 24ª).
Prestazione deludente, quindi? Sì, ma per questa defaillance collettiva c'è comunque l'attenuante di un calendario italiano di enduro che, almeno in questa occasione, ha creato qualche difficoltà logistica agli atleti. Prima di Allos c'è stato Madesimo con il campionato italiano. Ovvero non una gara qualunque, ma un impegno serio.
Se molti degli italiani presenti ad Allos avessero potuto, avrebbero di certo optato per delle ricognizioni (come hanno fatto molti francesi) la settimana prima della gara. Anche se i tracciati non erano ancora stati svelati, era abbastanza facile, comunque, farsi un'idea dei percorsi di gara.
La stagione è nel vivo adesso e non c'è un attimo per rifiatare. Domenica si corre a Les 2 Alpes. Un nuovo scenario da conoscere e nuove sfide da affrontare.
Qui tutte le classifiche.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.