Dopo 8 giorni di sfide infuocate sui sentieri sudafricani si è conclusa ieri la Cape Epic 2019.
Un prologo e 7 tappe durissime, rese ancora più impegnative dalle temperature molto alte, ma perfette dal punto di vista organizzativo e mediatico.
Spesso la Cape Epic viene definita il Tour de France della Mtb, e questa definizione calza sempre di più a pennello.
Nonostante qualche inconveniente, i veri dominatori della Cape Epic 2019 sono stati Nino Schurter e Lars Forster, che hanno preso il comando fin dal primo giorno, lasciando la maglia di leader a Manuel Fumic ed Henrique Avancini soltanto per un giorno, a causa di una rognosa foratura.
Sono proprio i Cannondale a salire sul secondo gradino del podio finale, grazie soprattutto a delle prestazioni eccellenti nelle prime tappe. In quelle finali, infatti, hanno perso brillantezza, riuscendo comunque a portarsi a casa un piazzamento di tutto rispetto.
Sul terzo gradino del podio finale troviamo due dei nostri, cioè Samuele Porro e Damiano Ferraro.
Il Team Trek-Selle San Marco si è presentato alla Cape Epic 2019 in grande forma, ma d'altronde la formazione di Marco Trentin non è il primo anno che si fa notare in Sud Africa: già negli anni scorsi gli atleti del team veneto avevano conquistato vittorie di tappa e il podio finale nel 2016.
Quest'anno, Porro e Ferraro si sono ripetuti, dimostrando condizione ed una maturità atletica sin dal Prologo iniziale.
Fondamentale è stato anche il supporto del Team B, formato da Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner. Peccato per la caduta (con conseguente rottura della clavicola) di Casagrande nella 5ª tappa...
E nella sesta tappa (quella vinta da Johnny Cattaneo e Luis Mejia), i Trek hanno rischiato anche di vincere... Solo un guasto alla ruota ha fermato la loro cavalcata trionfale.
La 7ª tappa, il Gran Finale, è stata vinta dai Kross, Ondrei Cink e Sergio Mantecon Gutierrez, che sono giunti in volata con i sudafricani Philip Buys e Matthis Beukes.
La giornata conclusiva è stata interpretata dai team leader come passerella conclusiva, infatti Nino e Lars hanno chiuso al 14° posto, Porro e Ferraro all'11° posto, Fumic ed Avancini al 12°.
Ma la bandiera tricolore sventola nella top ten anche grazie al Team Wilier 7C Force, infatti Johnny Cattaneo e Luis Mejia hanno chiuso al 7° posto della generale, subito davanti a Tony Longo e Gregory Brenes, giunti all'ottavo posto.
Tra i masters, il miglior azzurro è stato Massimo Debertolis, che ha corso in coppia con Dax Jaikel arrivando al quarto posto nella generale.
Vittoria sulle spalle di José Antonio Hermida e Joaquim Rodriguez in questa categoria.
Ecco la classifica di tutti gli altri italiani all'arrivo:
Tra le donne, vittoria netta del Team Investec-Songo-Specialized formato da Annika Langvad e Anna van der Breggen: dopo 8 giorni di gara, il loro vantaggio sulle seconde, Candide Linne e Adelheid Morath, è stato di oltre 30 minuti...
Terzo il Team Kross-Spur Racing di Ariane Luthi e Maja Wloszczowska.
Nessuna italiana in classifica alla Cape Epic 2019.
Ma la Cape Epic 2019 non è stata solo la gara dei campioni, la sfida più grande è quella contro sé stessi e contro le proprie possibilità. Non importa quanti anni tu abbia e quale sia il tuo livello atletico, chiudere un'avventura come quella sudafricana è sempre un'emozione, figuriamoci se a farti indossare la medaglia di finisher è un certo Nino Schurter...
Sì, è successo proprio così ad una coppia composta dal rider più anziano del gruppo (70 anni!) e da suo figlio.
Guardate qui:
Per tutte le classifiche della Cape Epic 2019 cliccate qui.
Per informazioni Cape-Epic.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.